Le opere di Comacchio in Santa Maria in Aula Regia

 

Il Museo Mariano di arte sacra e contemporanea che padre Venanzio inaugurò in Santa Maria in Aula Regia a Comacchio nel 1980, avendo partecipato attivamente alla realizzazione, è attualmente disallestito; vi si conserva ancora qualcosa delle sue opere, come un gruppo scultoreo di Crocifissione,

una figura femminile di presepe, in terracotta dipinta, a misura umana,

un bassorilievo di Madonna col Bambino.

Si trova una targa all’ingresso, datata Comacchio, 10 aprile 1995, con la quale il Ministro Provinciale di allora, p. Dino Dozzi, a nome della Provincia dei Frati Minori Cappuccini che lasciavano gli spazi del santuario e del convento rimanendo proprietari delle opere che vi si conservavano, nell’atto di cessione ringraziò chi aveva collaborato con p. Antonio Stacchini e p. Venanzio Reali per l’allestimento del museo.

Tra i materiali vari, i libri  – di preghiera, di spiritualità, di teologia, prevalentemente di argomento mariano – in dotazione del Museo, tra le carte… è degno di memoria un appunto per p. Venanzio, verosimilmente di mano del Direttore di Casa Cini, Franco Patruno, in cui si descrive il progetto della rassegna d’arte “Ecco tua madre” e le finalità dell’iniziativa, insieme a un elenco – del maggio 1988 – degli autori che hanno donato le opere.

“Appunti per Padre Venanzio

La rassegna d’arte “Ecco tua madre” intende essere una sollecitazione ad alcuni artisti dell’Emilia Romagna a confrontarsi con un tema che è in stretta relazione con il Santuario Mariano  di santa Maria in Aula Regia e con il congresso…. Non si può dimenticare, inoltre, che il Santuario stesso è sede di un Museo Mariano di arte sacra e che con la rassegna s’intende rivitalizzarlo e farlo maggiormente conoscere.

Il rapporto tra artisti e soggetto religioso non ha mai mancato negli ultimi anni di ripresentarsi senza i parametri conflittuali che un tempo potevano essere presenti, parametri spesso ideologizzati. Non pochi operatori d’arte

si sono inseriti in progetti di costruzione di nuove chiese o a completamento di essi con rinnovato impegno e con una nuova sensibilità, nella consapevolezza che il soggetto religioso non mortifica le capacità di intuizione espressiva. La rassegna intende portare un proprio contributo a tale dialogo ed inoltre facilitare una “mediazione” fra artista e pubblico, allargando la fruizione a vasti strati della popolazione.

È previsto un catalogo che, oltre a specificare le ragioni dell’iniziativa, darà la possibilità di ulteriore comunicazione e documentazione delle opere presenti.

La invitiamo a partecipare con un’opera a tale rassegna. non ci sono limitazioni di formato o di approccio formale…”

Commenti chiusi