Si considera opera prima di poesia la trasposizione poetica dall’originale ebraico del Cantico dei Cantici, della quale sono uscite varie edizioni:
1) Il Cantico dei Cantici. Traduzione dall’originale ebraico, Introduzione di Carlo Rusconi, Forum «Quinta Generazione» XI, 103/104, Forlì 1983;
2) Il Cantico dei Cantici nella trasposizione poetica di Agostino Venanzio Reali, Presentazione di Dino Dozzi, testi critici di Marisa Bulgheroni, Mario Luzi, Giovanni Pozzi, Ezio Raimondi e Alberto Bertoni, notizie a cura di Flavio Gianessi, Book Editore, Castel Maggiore (BO) 1999, 2003²;
3) Il Cantico dei Cantici nella trasposizione poetica dal testo ebraico di Agostino Venanzio Reali, (spettacolo recitativo musicale – Giubileo degli artisti – Diocesi di Faenza e Modigliana 27 ottobre 2000), i quaderni del circolo degli artisti, Faenza;
4) Il Cantico dei Cantici. Trasposizione poetica dall’ebraico, Prefazione di don Carlo Rusconi, Postfazioni di Marisa Bulgheroni, Mario Luzi, Giovanni Pozzi, Ezio Raimondi e Alberto Bertoni, notizie a cura di Flavio Gianessi, Pazzini Stampatore Editore, Villa Verucchio (RN), 2011.
da Cant 1, 1-4:
Mi baci la tua bocca )
Amata Mi baci la tua bocca,
amore più del vino inebriante.
Gradevole al respiro
più che di unguenti è l’effuso
aroma del tuo nome: ti sospirano
perciò le adolescenti.
Folleggeremo insieme
Coro Se ci involi
folleggeremo insieme,
predace re dei cuori; se c’inviti
nei tuoi appartamenti esulteremo
fra cori e danze, nostalgia recando
più che del vino delle tue carezze,
noi che perdutamente ti amiamo.