Pochi mesi prima della morte, padre Venanzio già gravemente provato dalla malattia, affidò agli amici milanesi che vennero a trovarlo in visita le sei brevi poesie di Paglie, dell’autunno 1993, rivedendole insieme a loro per la pubblicazione. Ma la rivista cui erano destinate intanto dovette sospendere le stampe e queste andarono smarrite. Solo quattro anni dopo furono ritrovate e pubblicate in “Messaggero Cappuccino” (1998/3, pp. 80-81).
da Paglie
EVA
Unica crepa tu
verso di me
ove qualcosa germina
verso Jahvè.
CONIUGI
“Mia moglie”
lo diceva come
si parlan due foglie
leggere e sempre
“l’uno appresso dell’altra”